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L’artista Monica Cecchi al Maxxi

Inaugurata ieri l’esposizione che unisce le opere di sei maestri internazionali. Il progetto indaga il gioiello contemporaneo e la sua struttura, nelle molteplici relazioni con l’architettura. Monica Cecchi presenta 7 pezzi, ispirati al progetto architettonico della stazione di servizio Esso, firmato da Vittorio De Feo.

C’è anche Monica Cecchi, ex allieva della Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, tra i sei artisti che da ieri al prossimo 14 gennaio esporranno al Museo Maxxi di Roma, all’interno della mostra “Corpo Movimento Struttura”: un progetto che indaga il gioiello contemporaneo e la sua costruzione, nelle infinite relazioni – di rapporti, equilibri di pesi e volumi – con l’architettura.

Protagoniste le opere di Giampaolo Babetto, David Bielander, Helen Britton, Peter Chang, Philip Sajet e, appunto, Monica Cecchi.

All’interno del percorso, i gioielli vengono presentati sempre insieme ai disegni preparatori, in modo da sottolineare il processo di costruzione del monile e l’esecuzione di pezzi unici e serie limitate, completamente differenti dalla gioielleria industriale. Accanto ai lavori è esposta una selezione di modelli di architettura provenienti dalle collezioni del MAXXI Architettura, che interagiscono con il gioiello come pure suggestioni strutturali, seguendo i registri espressivi dei designer.

Per Monica Cecchi il punto di riferimento e di ispirazione è stato il bozzetto della stazione di servizio Esso, firmato dall’architetto Vittorio De Feo: forme geometriche che si ritrovano nei 7 pezzi esposti al Maxxi (bracciali, collane, anelli e spille), realizzati interamente con latta riciclata, modellata a mano.

Monica Cecchi è una artista toscana, nata a Prato nel 1964. Formatasi inizialmente in una scuola di arti orafe, ha proseguito il suo percorso artistico partecipando a uno stage di pittura e scultura del professor Agostino Dessì a Firenze. Successivamente si è diplomata alla scuola d’arte “Leonardo” a Prato.

Ha frequentato la scuola di gioielleria “Alchimia” a Firenze, ha seguito corsi di specializzazione presso la scuola di gioielleria “Le Arti orafe” di Lucca e frequentato un corso di laurea in scultura alla “Libera Accademia di Belle Arti” di Firenze.

I materiali che predilige per le sue opere sono ferro, cera, plexyglass, tessuto, polistirolo, piombo, gesso, cartapesta, plastica, bronzo e alluminio, che salda, assembla o fonde: in seguito interviene, in alcuni casi, con colori acrilici, smalti o carboncini. Ultimamente utilizza la latta riciclata, modellata a mano. 

I gioielli sono quasi sempre realizzati attraverso l’assemblaggio di materiale riciclato, spesso associato a materiale prezioso.

Monica Cecchi vive e lavora a Carmignano, in provincia di Prato.

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