Blog

Intervista ai vincitori di CREACTIVITY

Vincitori-Creactivity

 Creactivity può essere un’occasione per scoprire l’emozione di progettare con persone con cui ti siedi al tavolo per la prima volta e ogni tanto capita che le energie si muovano nel senso giusto.

Sembra che i presupposti ci siano tutti per il progetto di Edoardo Macchione e Edoardo Gherardini, due studenti della Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, che hanno vinto per l’area “Product”.

 

Cosa studiate alla LABA?

Frequentiamo il corso di laurea in Design.

 

– “Chi vi ha consigliato di partecipare a Creactivity?”

” A me (risponde Macchione, ndr) il professor Angelo Minisci ci ha parlato dell’evento già al primo anno e ho partecipato sotto suo consiglio, al secondo anno per curiosità personale e il terzo   anno è stato il professor Luigi Trenti che ci ha spinto a partecipare”

– “Per me invece (risponde Gherardini, ndr) era la prima occasione ed è subito andata bene. Sono iscritto al secondo anno.”

 

– “Quindi pur non essendo dello stesso anno avete deciso di partecipare insieme. Come è nata questa collaborazione?”

– Diciamo che è successo per caso, in una conversazione nata in pausa pranzo. Abbiamo individuato il nostro bisogno comune di una pulizia maggiore sui mezzi pubblici e abbiamo deciso di dedicargli la due giorni progettuale. Lo scenario d’ideazione è stato un ristorante cinese, quando ci siamo reciprocamente aperti alle nostre dinamiche ipocondriache. In pratica abbiamo fatto di necessità, virtù.”

– “Come avete sviluppato il progetto?”

“L’idea iniziale era quella di un anello igienizzante che andasse a proteggere le nostre mani da un contatto diretto con il metallo, ma l’evoluzione degli schizzi ha portato ad una forma finale totalmente distinta da quella iniziale. Questo perchè è cambiato il paradigma in corso di sviluppo, siamo passati dalla volontà di progettare un oggetto a sé a qualcosa di integrato con la forma esistente dei supporti sui mezzi pubblici. Questo permette un costo ridotto ed una sostituzione più agevole dei pezzi dell’oggetto. Inoltre in questo modo possiamo proporre il nostro oggetto come integrativo senza modificare la linea di produzione delle aziende.

Il progetto intorno alla forma si è sviluppato in vari step, abbiamo pensato prima ad un sistema a spruzzo che si sarebbe attivato con la pressione di pulsanti dedicati, poi ad una forma che lavorasse sui cuscinetti a sfera per il dosaggio del liquido, alla fine abbiamo sposato l’idea del rilascio del liquido diretto sulla spugna.”

– “Che materiali usate nel vostro progetto?”

“Il materiale è igienizzante e antibatterico al 99,9 % e si chiama SILVER SHIELD. Il meccanismo di bloccaggio lavora con una calamita che tiene fermo l’anello al sostegno. Internamente è presente un serbatoio che rilascia il liquido sulla spugna ad ogni contatto fisico con la mano. Il materiale in questione è già ampiamente utilizzato in contesti ospedalieri. La spugna è realizzata con un composto antibatterico poliuretanico trattato all’anodo e ha la durata di un anno. Il serbatoio ha un foro di accesso per la ricarica del liquido igienizzante.”

– “State pensando di brevettare l’idea?”

“Si, in realtà l’abbiamo già fatto. Ci siamo tutelati in due modi: stampando il progetto e spedendolo a casa nostra per posta in una busta sigillata e aprendo una pratica con notaio e avvocato. Speriamo di poter avere anche un colloquio con ADI per inserire il progetto nei loro registri ed avere un’ulteriore tutela.”

 

Quindi adesso vi muoverete per presentare la vostra idea alle aziende?

Sicuramente. Quello che abbiamo in mente è trovare un’azienda di trasporti disposta ad investire sul nostro progetto. Sappiamo già che la LABA ci supporterà, attraverso le proprie sinergie, nella ricerca di collaborazioni, d’altronde, vorremmo muoverci anche in scala internazionale.

Inbocca al lupo per tutto!

“Crepi il lupo”!

Workshop di calligrafia
Ecco le foto dello SHOOTING con le modelle