È iniziato il ciclo d’incontri: “Le Origini del Design” con il seminario dal titolo: “Aboca Museum. Nella natura c’è tutto”
Sette incontri con i rappresentanti di grandi marchi italiani per conoscere più da vicino il patrimonio storico e industriale di importanti aziende della Penisola e analizzare il rapporto tra istituzioni culturali, centri stile e enti dedicati alla comunicazione e al marketing.
Parte oggi la quinta edizione del seminario “Le origini del Design”, in programma fino al mese di maggio: un progetto che negli anni ha ospitato 28 appuntamenti e che ha permesso agli allievi dell’istituto di confrontarsi con curatori, direttori e responsabili scientifici di rilievo nazionale e internazionale.
L’iniziativa – coordinata dalla docente Chiara Mani e patrocinata da Museimpresa – porta in aula testimonianze imprenditoriali tangibili e anche quest’anno coinvolgerà professori e studenti dei vari indirizzi, con focus riservati a design, comunicazione, fotografia e moda.
Ad aprire il calendario, questa mattina è stata Aboca Museum con la relazione di Anna Zita Di Carlo, che ha illustrato l’attività del centro, istituito nel 2002 da Aboca, l’azienda leader dal 1978 nella coltivazione e trasformazione delle piante medicinali. La struttura museale nasce con lo scopo di recuperare e diffondere l’antica tradizione dell’uso delle piante medicinali: il percorso “Erbe e Salute nei Secoli”, ospitato nel rinascimentale Palazzo Bourbon del Monte, racconta attraverso le fonti del passato come l’uomo da sempre faccia uso di piante medicinali per recuperare il suo stato di salute. Oggi Aboca Museum funziona come centro studi, ma organizza anche workshop, convegni e mostre temporanee, svolgendo allo stesso tempo attività didattica e formativa.
Il secondo appuntamento del seminario sarà invece affidato a Nicola Coropulis per Poltrona Frau, giovedì 25 gennaio dalle 11.30 alle 13.30, sempre nell’Aula Magna della Libera Accademia. Titolo dell’incontro, “Cento anni e non li dimostra. Marchio internazionale del design, dell’eleganza e della perfezione Made in Italy”. Ma il programma proseguirà poi, lunedì 29 gennaio, dalle 9.30 alle 11.30, con Museo Alessi; martedì 13 marzo, dalle 14 alle 16, con Fondazione Ferragamo. E ancora, lunedì 26 marzo (ore 9.30-11.30) con Guzzini; giovedì 12 aprile, dalle 10 alle 12, con l’Archivio di Banca Intesa San Paolo e, infine, lunedì 14 maggio (ore 11.30-13.30) con Galleria Campari.
“I musei, gli archivi e le Fondazioni d’impresa sono l’espressone più alta delle valenze etiche ed estetiche di coloro che ogni giorno ne fanno la fonte di idee, progetti e innovazione: un ponte tra passato e futuro”, sottolinea la docente Chiara Mani. “Teniamo molto a questa serie di incontri perché offrono importanti spunti di riflessione e diventano preziose fonti di informazione per i nostri allievi – spiega il direttore della Laba di Firenze, Mauro Manetti -. I responsabili degli archivi, dei musei e delle fondazioni che ospitiamo in Accademia, rappresentano la memoria storica di aziende di spicco, riconosciute come eccellenze internazionali. Ambasciatrici del Made in Italy del quale andiamo fieri e che ci viene riconosciuto anche all’estero”.