Che cosa hanno in comune il mondo del cinema, della tv, della pubblicità? La figura del cinematographer, o cameraman: il professionista dell’immagine video e della ripresa che si occupa di immortalare le scene e di raccogliere materiale audio-video che sarà poi montato e confezionato. Un tecnico sì ma anche un creativo, che – soprattutto in campo cinematografico – coordina il lavoro in sinergia con il regista e organizza il set. In sostanza la telecamera, diretta dal cameraman, diventa l’occhio dello spettatore che indaga la realtà. Il cinematographer può lavorare come dipendente o collaboratore oppure come freelance.
Partiamo però da un assunto fondamentale. A diverse produzioni video corrispondono esigenze e compiti differenti. Diverso sarà dunque l’impegno e il linguaggio richiesto per la registrazione di immagini per programmi televisivi, documentari, film, pubblicità oppure eventi pubblici e privati (cerimonie, matrimoni, convegni ecc..).
E allora ecco quali sono, a livello generale, i compiti del cameraman: il sopralluogo con il regista e la produzione per la scelta delle tecniche e degli strumenti da impiegare; la realizzazione dell’inquadratura; la regolazione del movimento dei carrelli, dei diaframmi e delle messe a fuoco; l’avvio della ripresa e la corretta acquisizione dei contenuti, oltre alla post produzione e all’archiviazione del materiale. Il professionista deve avere, in ogni caso, propensione al lavoro di squadra, capacità di comunicazione, disponibilità a trasferte e viaggi.
Per diventare operatore di ripresa esistono diverse opportunità, prima su tutte quelle offerte dalle Accademie. La Laba di Firenze forma la figura del cinematographer grazie al suo corso in Cinema e Audiovisivi. Con il diploma accademico di secondo livello Laba potrai avere sbocchi professionali in vari ambiti come la regia, la direzione della fotografia e la produzione di multimedia. Il piano di formazione della Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, infatti, consente ai suoi allievi di acquisire competenze facilmente spendibili nel mercato del lavoro. Tra le materie affrontate durante il percorso, il video editing, le tecniche di documentazione audiovisiva, la cinematografia, le tecniche di ripresa e la regia (al primo anno); tecniche di montaggio, audio e mixaggio e videografica al secondo anno, con la possibilità di svolgere stage, tirocini, seminari e workshop.