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Design Made in Italy: la forza di un fascino sempre vivo

È stato un anno difficile per tutto il mondo a causa della pandemia globale. Il settore delle arti e della creatività ha subito un duro contraccolpo dal blocco imposto dal Covid ma l’universo del Design, capace di leggere e interpretare i tempi che stiamo vivendo, ha ancora molto da esprimere in termini di potenzialità e fascino.
Da sempre, il Design Made in Italy è punto di riferimento mondiale per i mercati, emblema di passione, maestosità e innovazione. Il comparto dell’Interior design fonde perfettamente il bagaglio di conoscenze artigiane delle piccole e medie imprese al lungimirante ingegno dei designer, rendendo ogni prodotto unico e irripetibile, ma soprattutto in grado di coniugare estetica, funzionalità e tecnologia.

L’arredamento Made in Italy può contare però su un vero e proprio punto di forza. Quale? La scuola italiana di Interior design, che ha visto nascere e sbocciare talenti, divenuti simboli indiscussi del settore a livello internazionale. Tra i designer più famosi e apprezzati c’è Ettore Sottsass, che con il suo lavoro trentennale in Olivetti ha contribuito a ridefinire il concetto stesso di Design industriale. La sua eredità è davvero immensa e vanta 4 Compassi d’Oro e creazioni esposte al MOMA di New York. Stesso ragionamento per l’architetto e designer milanese Piero Lissoni, apprezzato in tutto il mondo e spesso indicato come uno dei grandi maestri del Design dei giorni nostri. E poi Gae Aulenti, donna tra le influenti del Design Made in Italy degli ultimi 100 anni.

Nel Belpaese – altra caratteristica tutta italiana – l’artigianalità ha saputo sposare l’innovazione. Investimenti e ricerca sono un punto fermo nella mission delle aziende che hanno ottenuto standard sempre maggiori, non dimenticando fattori come la sostenibilità e l’impatto ambientale. Uno sforzo immane che oggi posiziona l’Italia ai primi posti nel mercato globalizzato. Perché un arredo di design sa (e deve) essere pratico, confortevole, ricercato, bello ma anche ecologico.

E allora, cosa manca? Per Mauro Vandini, amministratore delegato di Marazzi Group, sappiamo produrre bellezza e innovazione ma dobbiamo imparare a venderle. La ricetta per superare la crisi da Covid non è solo realizzare progetti di qualità ma anche “proporli, trasferirli e venderli – ha dichiarato in una intervista rilasciata a ElleDecor – con la stessa capacità di innovazione e creatività che sappiamo esprimere nel Design e nella manifattura”. La sfida è aperta.

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