Si è concluso “Crea©tivity” 2016, evento dedicato al mondo del Design, della creatività e dell’innovazione, in programma al Museo Piaggio di Pontedera. Un appuntamento che ha ormai raggiunto realtà internazionali. Ha visto i ragazzi della LABA protagonisti, a cominciare da Eduardo D’Arienzo, diplomato alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze: D’Arienzo è infatti il vincitore del Premio Vespa 2016 con il suo progetto “Mobile Diabetes Support”.
Il premio – intitolato alla memoria del professore Tommaso Fanfani – è un omaggio alle idee che si distinguono in termini di innovazione e utilità e viene conferito dalla Fondazione Piaggio. Questa undicesima edizione della manifestazione ha visto trionfare il dispositivo dell’allievo della LABA, pensato per dare una risposta concreta alle esigenze giornaliere di persone affette da patologia diabetica. Lo scopo del progetto è quello di restituire all’utente tutti i confort e l’assistenza di cui ha bisogno per poter condurre una vita clinicamente equilibrata, arginando al massimo i limiti presenti nei dispositivi di monitoraggio fino ad ora utilizzati. Appoggiandosi ad elementi tecnologici già radicati nell’utilizzo comune, il sistema sviluppato da Eduardo D’Arienzo (sistema, tra l’altro, già brevettato) propone un re-design della misurazione della glicemia lasciando all’utente libertà sulla scelta terapeutica da abbinare. Il meccanismo riduce inoltre l’impatto della cronicità del diabete, facendo in modo che questo non sia più un elemento onnipresente nelle scelte quotidiane del paziente.
Lo studente, nella serata di Giovedì 17 novembre, ha illustrato il contenuto del proprio lavoro durante il PKN (Pecha Kucha Night), un format in cui i giovani creativi hanno raccontato al pubblico presente le rispettive proposte in soli 6 minuti e 40 secondi. Un modo alternativo e stimolante per far comprendere la nascita del progetto “Mobile Diabetes Support”, poi risultato vincitore.
“Lavoro a questa soluzione ormai da due anni – commenta D’Arienzo -. E’ un progetto che, nell’ambito di altri concorsi, ha sempre suscitato molta attenzione, anche perché riesce a dare una risposta semplice a un problema chiaramente sentito. Il sensore, applicato sulla pelle come un tattoo, sfrutta le informazioni che arrivano dal liquido interstiziale delle cellule, senza alcun prelievo di sangue. Non è invasivo o doloroso. Questo si connette con un dispositivo che tramite l’utilizzo di una App monitora e gestisce le condizioni del paziente, entra in allarme in caso di bisogno e avverte eventualmente familiari e amici. E’ un meccanismo altamente personalizzato. Il Premio Vespa è quindi, per me, motivo di grande orgoglio: significa – conclude l’allievo della LABA – che qualcosa inizia a muoversi”.
Soddisfatto dell’esito anche il professore Angelo Minisci, tra i promotori di Crea©tivity e coordinatore dell’indirizzo di Design dell’accademia.
“Sono convinto che questo lavoro serva ad imparare un processo di interdisciplinarità – sottolinea il docente -. Imparare non ha un inizio e una fine, ma è processo continuo e incessante. Muoversi, esser curiosi, stupirsi di fronte al mondo, condividere e confrontare le proprie idee e sentimenti con quelli altrui: questo è stato il lavoro che abbiamo fatto. Questo riconoscimento diventa anche una spinta a condividere una prassi interdisciplinare che ci indica il Design come un mondo dinamico e in trasformazione, in linea – termina – con il nostro quotidiano.”
L’evento ha permesso anche ad altri studenti della LABA di lavorare sul campo e farsi notare. Alcuni allievi di Fotografia hanno seguito la due giorni, scattando foto durante i vari momenti della manifestazione. Un secondo gruppo, del corso di Design, ha invece supportato i tutor “senior” durante il Workshop di Crea©tivity, collaborando alla realizzazione complessiva della kermesse, divenuta ormai un punto di riferimento nel panorama della Design toscano.