Sessantesima edizione per il Salone del Mobile di Milano che dopo lo stop imposto dalla pandemia e l’evento del Supersalone a settembre 2021 è tornato al classico format, confermandosi l’appuntamento più atteso, seguito e chiacchierato per l’universo del design e il mondo dell’arredo. Dal 7 al 12 giugno 2022 il capoluogo lombardo si è trasformato in un centro catalizzatore di energie, creatività, progettazione e innovazione: un primato riconosciuto da aziende, operatori e appassionati del settore. Gli ingredienti vincenti? Qualità sostenibile, progetti eccellenti, valorizzazione dei giovani e visione chiara del futuro.
In questo contesto si è inserito, ancora una volta, il Fuorisalone 2022: il Salone che esce dalle mura fisiche della fiera per diffondersi nelle vie e strade di Milano, animando i diversi Design District della città. Un’esposizione a cielo aperto in cui mostre, installazioni o semplici occasioni di incontro diventano luogo di contaminazione, confronto e discussione a tutto campo dell’Interior Design.
Cosa non perdere allora? Tra i protagonisti della settimana del Design c’è stato senza dubbio il distretto di Tortona che ha dato spazio a numerose iniziative con al centro il concept “Fluidity and Design”. Timberland ha presentato in particolare “Floating Forest”: una foresta multisensoriale galleggiante, realizzata come ecosistema indipendente sull’acqua della Darsena di Milano, progettata da Stefano Boeri Interiors. IKEA è stata presente a BASE Milano con IKEA Festival, un ricco palinsesto di eventi ed esperienze immersive per raccontare il futuro del retail e del design. Haier Europe è tornata alla Tortona Design Week con un nuovo percorso immersivo ed esperienziale: “Home Switch Home”, che ha coinvolto i suoi tre brand internazionali ovvero Candy, Hoover e Haier. Più di 1000 mq dedicati alla Smart Home, all’Internet of Things e all’intelligenza artificiale.
Nella zona delle 5Vie, invece, il filo conduttore del Fuorisalone 2022 è stato “Prototyping Utopias”: diverse visioni per un domani più sostenibile, basato sulla condivisione e sull’interdisciplinarità. La nona edizione della manifestazione è stata dedicata al collettivo radicale Archizoom Associati, che già 60 anni fa si era interrogato sulla possibilità di creare oggetti di rottura, avveniristici, utopici e fuori dal tempo. A raccontarlo è stata l’azienda Poltronova all’headquarter 5Vie di via Cesare Correnti 14. Tra le mostre da segnalare quella del designer Richard Yasmine che è tornato in presenza con una collezione di arredi fatti a mano e ispirati all’incontro tra Occidente e Oriente. Al food concept store Erbert è andata in scena l’installazione di Astrid Luglio che ha raccontato visivamente il contatto tra cibo e design, mescolando gli arredi con le materie prime alimentari. Due invece le collettive dedicate a designer internazionali emergenti, alla Galleria Benefattori e negli spazi del FabLab.
Il Brera District quest’anno ha raccolto le sfide della contemporaneità e ha promosso il tema “Tra Spazio e Tempo”, declinandolo in “Progettare il presente, scegliere il futuro”. Gli oltre 160 eventi hanno visto proposte firmate da designer di fama internazionale, location esclusive, mostre e novità di prodotto svelate negli showroom del quartiere degli artisti. L’installazione-simbolo è stata Momentum, un progetto pensato da Stark all’interno dell’Acquario Civico di Brera che in modo interattivo ha messo a sistema due visioni del tempo, il tempo scientifico e il tempo della vita umana, quello percepito. Al suo debutto al Fuorisalone anche Porsche. Con un’opera firmata dall’artista Ruby Barber, la casa automobilistica ha esplorato l’interazione tra natura e tecnologia con un’installazione immersiva a Palazzo Clerici dove ogni mattina, accanto al temporary bar allestito in uno dei cortili, si sono aperte sessioni di yoga e meditazione, realizzate in collaborazione con la piattaforma Ciaomondo di Licia Florio.