Il progetto TU35 del Museo Pecci di Prato ha lo scopo di valorizzare i curatori toscani, italiani e stranieri sotto i 35 anni, che hanno scelto la Toscana come luogo di produzione e lavoro. Le dieci province toscane: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, saranno coinvolte in vari periodi e per tematiche distinte.
Si inaugura stasera per la provincia di Arezzo, a Peccioli , nell’ambito di TU35 – Geografie dell’arte emergente in Toscana, la mostra Ai Confini dell’Impero alla quale prenderanno parte 11 giovani artisti. Tra i quali sarà presente anche Luca Cacioli.
Il progetto fotografico Confine rappresenta un’importante tappa nel percorso formativo e concettuale dello studente della LABA di Firenze Luca Cacioli la cui principale volontà è l’incessante ricerca di una relazione tra sguardo umano, potenzialità del mezzo e immagine.
Il fotografo si interroga in modo deciso sul confine non ben distinguibile che separa lo sguardo e l’immagine. La ricerca del dettaglio nelle linee di fuga da sovrascrivere al dato del reale diventa lo strumento principale per cercare la connessione tra sguardo umano ed immagine. L’architettura visiva, non delimita lo spazio fisico ma crea un codice entro il quale inscrivere la relazione percettiva tra uomo, mezzo e spazio
“Non ci sono limiti, l’occhio umano può vedere all’infinito.” Luca Cacioli
Ai confini dell’impero
A cura di Serena Trinchero e Saverio Verini
con il contributo di Pietro Gaglianò
Artisti: Gioia Bernalotti, Marco Buzzini, Luca Cacioli, Valentino Carrai / Luca Mauceri / Carlo Trucchi, Giacomo Casprini, Giulia Cenci, Alessio De Girolamo, Arber Elezi, Marta Primavera.
Le foto qui sotto sono di Luca Calcioli.