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Movimenti artistici russi

La storia recente e il conflitto militare tra Russia e Ucraina potrebbero essere il prodromo della nascita di uno o più movimenti artistici. La storia ci ricorda che in passato è stato così in altre occasioni di crisi socio economiche. Proprio in Russia nei primi anni del ‘900 si è assistito ad un fenomeno simile.

Le avanguardie artistiche del ‘900 in Russia sono state lo specchio di quanto accadeva nella società. Si viveva nei primi anni del 900 un’atmosfera di cambiamento, di svolta da un passato scomodo e ingessato. Lo stesso Vladimir Majakovskij scriveva “Ripulisci il cuore dal vecchiume. Le strade sono i nostri pennelli, le piazze le nostre tavolozze.” ed è in questa frase che si riassume l’approccio al colore, alle forme e ai temi trattati nella pittura. I canoni estetici dell’ottocento sono stravolti, si ricerca il nuovo in ogni sua espressione fino a sentire la necessità di manifestare l’arte nella rivoluzione sociale ed economica.

Suprematismo

Nei manifesti a sostegno della Prima Guerra Mondiale di Vladimir Majakovskij e Kazimir Malevic il disegno infantile delle figure, identificabili grazie a stereotipi noti, si accompagna solitamente a scritte che descrivono la scena. Il Suprematismo si fonda sulla “supremazia della pura sensibilità nell’arte“: l’oggetto perde quindi di significato, l’arte che lo rappresenta è totalmente distaccata dalla realtà naturale.

Cubo-futurismo

Il cubo-futurismo è invece un termine coniato dal critico Kornej Cukovskij nel 1913 per indicare la particolare fusione di elementi del cubismo francese e del futurismo italiano messa in atto da un gruppo di artisti russi, tra cui Kazimir Malevic  noto al grande pubblico per il celebre Quadrato nero, Ivan Kljun, Ol’ga Rozanova. I loro quadri uniscono la frammentazione dell’oggetto nei suoi piani geometrici, tipica del cubismo, con la rappresentazione del movimento attraverso la ripetizione di motivi ellittici, tratta dal futurismo, giungendo infine a un’innovativa descrizione della dimensione spazio-temporale.

Cosmismo

In palese opposizione al Suprematismo si pone il costruttivismo di Vladimir Tatlin che partendo dalle sperimentazioni tridimensionali dei Rilievi e Controrilievi, propone un’arte distante dall’estetismo fine a se stesso e più vicina al servizio delle reali esigenze della società. Di nuovo anche in questo caso l’arte rifletteva il materialismo marxista su cui si fondava il nuovo Stato Sovietico.

L’affascinante atmosfera del cosmismo, termine con cui viene indicato il movimento, artistico e non, legato alla passione per lo studio dell’universo che in Russia si manifestò con forza a inizio ‘900; ciò si tradusse in elaborate teorie sulle possibilità di espansione dell’umanità nell’universo, che ispirarono non solo la letteratura fantascientifica ma anche il programma spaziale sovietico. Gli artisti dell’Avanguardia declinano questi temi in “immagini cosmiche”, come la Costruzione ciclica. Luce rossa (1923) di Ivan Kljun in cui una sfera di luce sembra emergere o inabissarsi nel buio silenzioso dello spazio.

In accordo con il principio dell’arte al servizio della società, gli artisti del cosiddetto elettro-organismo mirano a rappresentare la creazione della luce artificiale con mezzi tecnici: opere come “Luminismo. Dinamicità di forma e colore” di Kliment Red’ko, erano perfettamente in linea con la campagna lanciata da Lenin nel 1920 che mirava a portare l’energia elettrica in tutto il Paese.

Alla fine degli anni ’20 il realismo socialista imposto dal governo totalitario di Stalin sarebbe statoraggiunto mediante uno stile realistico semplice, accessibile alle masse e adatto a nobilitare lo Stato sovietico. Ne possiamo vedere alcuni esempi nei paesaggi lunari di Ivan Kljun e nelle colorate gouache su carta di Solomon Niktrin.

Marco Olivotto esperto di Color Correction alla LABA
Presentazione del film "Ritorno a Mogadiscio"