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Pitti 101: la moda torna protagonista a Firenze.

È andata in scena da poco la versione invernale di Pitti Uomo, la 101° Edizione che ha ottenuto un discreto successo nonostante il periodo di restrizioni. Questo si è tradotto in una fiducia progressiva nel sistema moda italiano perfettamente inserito all’interno di un contesto internazionale. La famosa kermesse fiorentina andata in scena tra l’11 e il 13 Gennaio è stata caratterizzata dal ritorno allo stile classico, i marchi italiani hanno riscoperto la sartorialità del sud, la costruzione di una modellistica calibrata, che non sviluppa fronzoli e non si concentra sull’altissima qualità dei materiali.

Il profilo adatto è elegante e sicuro di sé: Pitti 101 ci ha introdotto il concetto di un uomo di quelli che non si vedeva da molto tempo: generato dal boom economico, ben istruito, ben educato, un europeo simpatizzante per il sistema capitalista made in USA, calato nel contraddittorio panorama contemporaneo. Creatura complessa e sfaccettata, eternamente giovane signore è incontentabile.

I primi dieci Paesi esteri per affluenza compratori a Pitti Uomo sono stati l’Olanda , la Francia, la Spagna, la Germania, la Gran Bretagna, la Svizzera, il Belgio, la Turchia, gli Usa e la Russia. Da segnalare anche alcune presenze di qualità da Cina, Giappone, Corea del Sud e Cina Hong Kong.

L’edizione appena terminata ha visto la presenza di 548 collezioni di moda maschile (di cui quasi il 30% provenienti dall’estero) a Pitti Immagine Uomo n.101 ,e 170 a Pitti Bimbo n.94. Il numero complessivo di presenze dovrebbe attestarsi intorno alle 8mila unità.

Sono tornati preponderanti i tessuti in purezza come le lane merinos, i cashmere e l’alpaca. Il punto vita dei pantaloni, che scendono di nuovo dritti sotto la caviglia, è sopra la linea dei fianchi; i top sono stati proposti in una forma avvolgente, le giacche avevano forme pulite a due bottoni o la sicurezza del doppiopetto.

Molti marchi hanno aggiunto una palette cromatica calda e accesa, hanno strizzato l’occhio al preppie, altri ad atmosfere più urbane; altri hanno dato una rilettura alle icone in chiave eco-compatibile.

C’era tanta preoccupazione ma anche tanta voglia di tornare alla normalità e Pitti Uomo per molti ha rappresentato l’unica occasione a livello mondiale per il lusso uomo di incontrare i propri partner, clienti, i propri distributori.

L’edizione ha visto una vasta affluenza di stampa e influencer ed è stata un’occasione unica come sempre di di networking.

Luciana Zapata Barravino - "Vita" - Posted Project 2022
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