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Tobia Scarpa alla LABA

La Laba di Firenze ha ospitato uno dei protagonisti del design e della cultura italiana del ‘900: l’architetto e designer Tobia Scarpa, Compasso d’oro alla carriera nel 2008. L’incontro, moderato dal docente Angelo Minisci, si è svolto giovedì 4 aprile.

“Identità, visione, progetto, viaggio” è il titolo della conferenza, che ha permesso ai giovani allievi della Laba di assistere al racconto personale di un grande professionista, apprezzato in tutto il mondo e figlio dell’architetto, designer e accademico italiano Carlo Scarpa, tra i più importanti del ventesimo secolo. È stato un viaggio alla scoperta delle origini di Tobia Scarpa, passando per la formazione e il successo internazionale, senza dimenticare il suo personale approccio al lavoro e alla ricerca. Una sorta di lectio magistralis che ha lasciato spazio al confronto con gli studenti per sviluppare e approfondire spunti di riflessione.

Nato a Venezia nel 1935 (dove si laurea in Architettura nel 1969), Tobia Scarpa si è occupato di architettura, restauro, allestimenti, design, grafica e insegnamento. A partire dagli anni Sessanta si afferma come protagonista della progettazione industriale e lavora poi per una serie di aziende italiane ed estere. Particolarmente fecondo è il rapporto con il gruppo Benetton, iniziato nel 1964 con la progettazione della prima fabbrica a Ponzano (Treviso) e consolidatosi con la definizione dell’intera architettura industriale del gruppo, a tutt’oggi considerata un paradigma estetico-funzionale in questo campo, e completata con i negozi e i numerosi interventi di restauro di importanti edifici storici del trevigiano. Numerose le abitazioni realizzate per committenti diversi, alcune di nuova edificazione, e i restauri eseguiti per istituzioni pubbliche e private.

Dal 2001 al 2009 si è dedicato all’insegnamento, alle università di Venezia e Alghero.

Diversi i riconoscimenti internazionali ricevuti, a partire dal premio Compasso d’Oro del 1969 con la seduta Soriana. Nel 2008 gli viene invece assegnato il Compasso d’oro alla carriera. Le sue opere sono esposte in numerosi musei, come la sedia Libertà al Louvre di Parigi, e sono state selezionate per esposizioni temporanee a Milano, Venezia, New York e Londra.

Considerevole il numero di pubblicazioni dedicate al suo lavoro, su riviste nazionali e internazionali, e le monografie (le più recenti a cura di Electa nel 2009 e RGEditore nel 2014, il libro-film edito da Marsilio nel 2015).

Allievi di Arti Visive in visita all'Atelier Marco Bagnoli
Collaborazione con Mechini