La LABA in seguito all’accordo stretto con Artemide ha accolto il brief progettuale che produrrà delle proposte che i nostri allievi presenteranno all’azienda.
Il brief proposto agli allievi apre uno scenario di libertà progettuale. La luce è considerata sempre più mezzo per creare valore d’esperienza. Interagisce con la gestualità come a rappresentare una protesi delle nostre volontà sensoriali. Per stupire l’azienda potrebbe essere giusto andare nella direzione della pulizia progettuale della minimizzazione dell’involucro, oppure pensare alla luce come mezzo per esprimere le volontà, modularle e personalizzarle.
I prototipi migliori saranno valutati dal responsabile del progetto Matteo Giarrè e infine esposti a fiere di settore.
Dal sito ufficiale dell’azienda:
“Fondata nel 1960, Artemide è uno dei brand di illuminazione tra i più conosciuti al mondo. Nota per la sua filosofia “The Human Light”, Artemide è oggi sinonimo di design, innovazione e Made in Italy.
Artemide ha contribuito alla storia del design internazionale con prodotti come Eclisse (1967, di Vico Magistretti), Tolomeo (1989, di Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina) e Pipe (2004, di Herzog & De Meuron), tutte insignite del Premio Compasso d’Oro.
Nel 1994 Artemide ha ricevuto il Premio Compasso d’Oro alla carriera ed il prestigioso European Design Prize nel 1997.
Le lampade di Artemide sono considerate a livello internazionale delle icone del design contemporaneo: sono esposte nei maggiori musei di arte moderna e collezioni di design del mondo (MoMA – New York, Metropolitan Museum of Art – New York, Victoria and Albert Museum – Londra, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica – Milano, Galleria Nazionale d’Arte Moderna – Roma, Parigi, Centre Georges Pompidou ecc.)”
