Siamo a metà del viaggio del seminario sul Design dal titolo “Conversazioni su Giò Ponti” tenuto dal prof. Angelo Minisci. Il racconto della vita e delle scelte del noto artista, designer, architetto, pittore e scrittore è facilitato dall’intervento della dott.ssa Olivia Rucellai con focus su Richard Ginori.
Olivia Rucellai è nata a Milano dove è cresciuta e ha studiato, si trasferisce a Firenze per motivi di ricerca e si appassiona alla storia della ceramica che approfondisce seguendo i corsi di Luca Melegati e Raffaella Ausenda presso il Collegio lombardo esperti e consulenti e conseguendo il diploma della Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte all’Università di Firenze. Dopo alcune esperienze nel Regno Unito presso il Ceramics & Glass Department di Christie’s, il Victoria & Albert Museum di Londra e Ashmolean Museum di Oxford torna a Firenze e dal 2002 comincia a lavorare come conservatrice del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia di Sesto Fiorentino fino alla chiusura, avvenuta nel maggio del 2014. Da allora svolge attività di ricerca e di consulenza come storica dell’arte indipendente; tra le sue pubblicazioni Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Falciano 2015.
Importanti i contributi nel corso del seminario di Anna Mari, Caterina Licitra Ponti, Federica Gerini Aspetti, contemporanei nel pensiero e nella progettazione nel mondo di Gio Ponti.
Il suo pensiero complesso come inventore di sé stesso: artista, designer, architetto, pittore e scrittore. Leggerezza come fonte di ispirazione, nella filosofia e nel progetto. La bellezza e il lusso come sintesi sospesa nel tempo. Le sue lettere.
Tra gli altri argomenti che tratta il seminario:
– “La definizione delle icone Pontiane”
– “Il diamante”
– “La forma, la luce, la leggerezza e l’evanescenza”
– “L’occhio, guardare attraverso le cose”
– “La visione prismatica”
– “Proiezioni delle opere di Ponti”, “Concattedrale di Taranto”, “Museo di Denver”, “Villa Planchard”, “Villa a Caracas”, “Le navi da crociera”, “Andrea Doria”, “Alfa Romeo” “Costumi di Stravinsky a La Scala di Milano”, “M. Singer & Sons”, “Cassina e la Superleggera”, “Le riviste Stile e Domus”.