Con il nuovo anno sono in programma una serie di collaborazioni con aziende di riferimento per ciascun dipartimento. Gli studenti del secondo anno di Design si confronteranno con l’azienda lucchese La Gabbianella, specializzata nella produzione di articoli in ceramica per la tavola e decorazione in ambito domestico.
Partirà infatti nelle prossime settimane il seminario – coordinato dal docente Matteo Giarrè – che sarà rivolto a 15 studenti del secondo anno del corso di Design. Dopo una prima selezione interna, i giovani creativi della LABA di Firenze avranno l’opportunità di incontrare il titolare dell’azienda toscana, Luca Pierallini, e lavorare allo sviluppo di un concept di prodotto scegliendo tra cinque temi: tra questi, la progettazione dei supporti domestici per alimenti della tradizione italiana o regionale, il restyling di oggetti che già fanno parte della collezione o l’ideazione di arredi e decorazioni. I materiali impiegati saranno le ceramiche e diverse tipologie di argilla, lavorate secondo le classiche tecniche di produzione.
Si tratta del primo anno di partnership tra la LABA e La Gabbianella. Durante il percorso, che si concluderà a fine maggio, i ragazzi potranno visitare inoltre lo stabilimento di Gualdo Tadino, in Umbria, nel cuore della terra dell’argilla, dove l’arte della ceramica è tramandata da padre in figlio da generazioni, dai maestri del 1300 a oggi.
Al termine del progetto, scandito da diversi momenti di revisione, gli elaborati selezionati passeranno alla fase di prototipazione. I prototipi potranno essere esposti a fiere di settore ed essere inseriti nel catalogo vendita dell’azienda.
“Abbiamo pensato ad un momento formativo che mette in connessione gli studenti di Design della LABA con il mondo del lavoro. L’obiettivo è ridurre il gap tra insegnamento e impresa per formare futuri designers capaci di inserirsi all’interno dell’azienda con maturità e competenze. Forniremo ai nostri allievi gli strumenti e un metodo per comprendere le dinamiche di lavoro con l’impresa, dalla produzione fino alla commercializzazione del prodotto” – Matteo Giarrè