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Donatello: il Rinascimento in mostra a Palazzo Strozzi

Donatello rinascimento

Oltre 130 opere tra sculture, dipinti e disegni, il tutto arricchito da prestiti unici – alcuni dei quali mai concessi prima – provenienti da quasi sessanta tra i più importanti musei e istituzioni al mondo. Fino al 31 luglio prossimo Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello ospitano “Donatello, il Rinascimento”: un viaggio attraverso la vita e la fortuna di Donatello, il “maestro dei maestri”, uno degli artisti più importanti e influenti della storia e della cultura italiana di tutti i tempi. La mostra è promossa da Fondazione Palazzo Strozzi e Musei del Bargello e punta a ricostruire lo straordinario percorso del genio fiorentino anche attraverso il confronto con capolavori di artisti come Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo. L’allestimento è curato da Francesco Caglioti, professore ordinario di Storia dell’Arte medievale alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

Scultore supremo del Quattrocento, Donatello diede il via alla straordinaria stagione del Rinascimento, proponendo nuove idee e soluzioni figurative che hanno segnato per sempre la storia dell’arte occidentale. Donatello rigenera, di fatto, l’idea stessa di scultura: riuscì infatti a unire le scoperte sulla prospettiva alla dimensione psicologica e introspettiva dell’arte, abbracciando le sfumature più complesse e variegate delle emozioni. Straordinaria nell’arte di Donatello è, in particolare, la capacità di utilizzare materiali diversi in opere che uniscono preziosità, liricità e umanità. Donatello adopera marmo, pietra, bronzo, terracotta, legno, stucco, rame sbalzato, cartapesta, paste vitree e ceramiche, spesso in opere polimateriche, e sempre raggiungendo straordinari effetti espressivi. Mezzo distintivo del suo modo di procedere è il cosiddetto “schiacciato” o “stiacciato”, cioè un rilievo con variazioni minime rispetto al fondo, per suggerire un’illusione di profondità prospettica attraverso numerosi e sottilissimi gradi di spessore. 

A Palazzo Strozzi, la mostra ricostruisce l’iter artistico di Donatello attraverso cento capolavori come il David in marmo e l’Amore-Attis del Bargello, gli Spiritelli del Pergamo del Duomo di Prato, i bronzi dell’altare maggiore della Basilica di Sant’Antonio a Padova, oltre a numerose opere in prestito dai più importanti musei del mondo tra cui il Louvre di Parigi o il Metropolitan Museum di New York. L’esposizione continua poi al Museo Nazionale del Bargello nel Salone di Donatello, che ospita tra gli altri il San Giorgio e il David di bronzo in dialogo con altre celebri opere. Le ultime sezioni della mostra illustrano l’influenza fondamentale che Donatello ebbe sull’opera degli artisti della Maniera Moderna e oltre, attraverso una serie di confronti inediti.

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