Fondazione FILA Museum è la protagonista del nuovo incontro promosso dalla LABA di Firenze nell’ambito della quarta edizione del progetto: “Le origini del Design: viaggio nel patrimonio storico delle grandi aziende italiane”.
Il seminario, che ha il patrocinio di Museimpresa, porta in aula le testimonianze di grandi realtà imprenditoriali del Paese che da anni investono nella conservazione e valorizzazione del loro patrimonio culturale e industriale, attraverso focus dedicati a design, comunicazione, fotografia e moda. Coordinatrice dell’iniziativa è la docente Chiara Mani.
Oggi, Annalisa Zanni della Fondazione Fila Museum terrà un intervento dal titolo “Change the game: FILA e i suoi cambiamenti”: un viaggio attraverso la storia centenaria dell’azienda, che nonostante la crescita globale ha saputo preservare l’impronta italiana che ne ha determinato la nascita.
L’origine risale al 1911, quando il marchio mosse i suoi primi passi nella città di Biella. Inizialmente Giovanni Fila riparava i telai dei tessitori locali ma intuì subito il potenziale che si celava dietro l’industria manifatturiera e decise di aprire una ditta tessile propria. Da quel momento iniziò un percorso in ascesa, prima con la produzione di maglieria intima per uomo, donna e bambino, poi con altre lavorazioni, rese possibili anche grazie allo sviluppo interno dell’intero ciclo produttivo. Si arrivò così ben presto all’abbigliamento sportivo, che portò l’azienda ad essere conosciuta in tutto il mondo, soprattutto nell’universo del tennis: la White Line rivoluzionò letteralmente il modo di concepire l’abbigliamento sul campo. La linea vestì i più grandi campioni dell’epoca (da Adriano Panatta a Björn Borg, solo per citarne alcuni), consentendo a Fila di espandersi in altre direzioni e “conquistare” nuove discipline: dall’alpinismo al nuoto, dallo sci al mondo del sailing, dal running all’atletica. Il simbolo con la celebre “F-Box” è diventato negli anni sinonimo di qualità, design e innovazione, spiccando sui capi degli atleti nelle principali competizioni sportive mondiali.
Questa eredità è racchiusa all’interno del Museo FILA che permette ai visitatori di conoscere l’atipica evoluzione del marchio sportivo grazie a nove sale in continua trasformazione, con fotografie, filmati, modelli e un prezioso archivio in cui sono conservati i campionari e i documenti dell’azienda. Il museo ha inaugurato la nuova sede, nel cuore del centro storico Biellese, nel 2012 e la sua principale attività, oltre alla divulgazione, è il lavoro condotto con le scuole del territorio, attraverso laboratori e stage pensati per ragazzi di ogni età.