Nel 2015 si è celebrato il 120° anniversario dall’invenzione del cinematografo, lo strumento che fu brevettato dai fratelli Lumière in Francia. Si può senza dubbio affermare che solo qualche anno più tardi ebbe però inizio la produzione di pellicole che attraverso la macchina da presa narravano una storia. La Francia diventò a tutti gli effetti la patria del cinema che gli stessi inventori definirono come un fenomeno passeggero, un qualcosa che non avrebbe avuto un seguito sul lungo periodo. Georges Méliès fu il primo ad utilizzare effetti “speciali”come la dissolvenza per giocare sulle emozioni del pubblico. Fernand Léger e Marcel Duchamp vedono nello strumento del cinematografo la possibilità di produrre arte. Contestualmente all’ascesa delle avanguardie artistiche propongono il cinema come categoria artistica. Le opere degli artisti non seguono uno storyboard e possono essere classificate come videoarte. Gli anni ’70 sono caratterizzati dalla Nouvelle Vague, un movimento che si ispira al Cinema Italiano e contemporaneamente critica la teatralità del cinema di Hollywood. Vigeva in quel tempo l’arte del set estemporaneo, si scendeva in strada si giravano scene in case private. I registi più famosi del tempo sono Claude Chabrol, François Truffaut, Jean-Luc Godard, Eric Rohmer e Alain Resnais. Negli ultimi anni il timone è passato a Luc Besson, François Ozon e Michel Gondry.
Di seguito i 10 migliori film francesi:
Viaggio nella Luna – 1902
La passione di Giovanna d’Arco – 1928
La grande illusione – 1937
Hiroshima mon amour – 1959
I cugini – 1959
I quattrocento colpi – 1959
Fino all’ultimo respiro – 1960
Jules e Jim – 1961
Léon – 1994
Se mi lasci ti cancello – 2004