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Inaugurazione della mostra “L’oggetto e l’immagine” alla Galleria Filarete

Si terrà sabato 25 marzo alle 17.30 l’inaugurazione della mostra: “L’oggetto e L’immagine”.

Luca Cacioli, Valeria Manfredda, Sara Marioli e Davide Regoli: sono i quattro giovani artisti protagonisti della mostra “L’oggetto e l’immagine”, in programma dal 25 marzo al 21 aprile negli spazi espositivi della Galleria Filarete Art Studio di Empoli.

Il progetto segna l’apertura della stagione 2017 della Galleria, che ha scelto di accendere i riflettori sulla creatività dei quattro ragazzi, che si sono formati, o si stanno formando, nelle Accademie di Belle Arti, in particolare all’Accademia di Brera, a Milano, e alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze (LABA). La mostra – curata dalla docente di Storia Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera Angela Sanna, e dal direttore della LABA di Firenze Mauro Manetti – unisce quindi le opere di Manfredda e Marioli, entrambe scultrici di provenienza lombarda, agli scatti fotografici di Cacioli e Regoli, di origine toscana: linguaggi apparentemente differenti ma tutti caratterizzati da un approccio orientato alla ricerca. 

Fotografia. Luca Cacioli inquadra minuziosamente oggetti d’arredo collocati in interni borghesi fino a immergerli in un’atmosfera nitida e rarefatta, confinante con il trompe-l’oeil. Davide Regoli recupera invece le tracce impresse dagli acidi e dalla luce sugli scarti fotografici, da lui stesso definiti “discarica della memoria”: proprio su questi scarti, rielaborati come collage, si focalizza il suo lavoro. 

Scultura. Valeria Manfredda realizza oggetti e installazioni che analizzano l’orizzonte umano e naturale, in particolare gli aspetti psico-relazionali, servendosi di diversi tipi di materiali, tra i quali fibre ottiche, acqua, argilla e acciaio. Sara Marioli mira più marcatamente all’approccio con lo spettatore, richiamandone la partecipazione diretta. I materiali utilizzati, spesso naturali – dal legno alla pietra, dalla cera all’argilla -, imprimono un ‘respiro’ vivo al suo lavoro, dando una percezione più ampia di tematiche quali la spiritualità e il contesto paesaggistico. 

Si tratta della prima mostra che la Galleria Filarete dedica a giovani artisti – sottolinea il direttore della LABA di Firenze Mauro Manetti -. E’ certamente un segnale importante per i nostri ragazzi e siamo orgogliosi che due allievi della LABA espongano in quel contesto e nel territorio empolese, insieme ad altre due artiste dell’Accademia di Brera. A metà mostra, l’8 aprile, avremo inoltre il piacere di ospitare l’intervento del collezionista Igino Materazzi: un uomo che si è sempre mostrato attento alle proposte creative delle giovani generazioni, scommesse che poi si sono rivelate vincenti negli anni. La sua presenza, nell’ambito della mostra, ci permette di ricordare questo: l’amore per l’arte passa anche dall’avvicinarsi alle opere dei giovani talenti, dall’acquisto di lavori belli, interessanti, ma a costi non proibitivi”

L’inaugurazione della mostra è in programma per sabato 25 marzo alle 17.30. L’esposizione resterà aperta dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 19 (gli altri giorni su appuntamento).

Luca Cacioli (Arezzo, 1991)

Studia Architettura all’Università di Firenze, poi decide di dedicarsi alla sua passione: la fotografia. Si iscrive alla LABA di Firenze e inizia a collaborare con uno studio fotografico. Nel 2014 è presente a Fotoconfronti OFF, a cura del CIFA – Centro Italiano della Fotografia d’Autore a Bibbiena (AR). Attraverso l’open call White Cube collabora con la Galleria 33 di Arezzo, galleria che lo presenta, a Pietrasanta, tra gli artisti trattati dalla stessa. La sua opera Frammenti è pubblicata sulla copertina del magazine D’A (Ott/Dic 2015). Nel 2015 è selezionato con la serie Confine nel progetto TU-35 ed espone presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato). Subito dopo è in mostra al Museo Piaggio (Pontedera) nella collettiva Creactivity. Tra i 50 artisti selezionati per Artes – Xmq of pit, ready for the mosh!, espone ad ArtVerona Art Project Fair (ottobre 2016). Vive e lavora ad Arezzo.

Valeria Manfredda (Magenta, 1985)

Dopo la laurea in Giurisprudenza decide di dedicarsi a tempo pieno agli interessi artistici maturati negli anni precedenti. Si iscrive così alla Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dove frequenta l’ultimo anno del triennio. Nel 2014 realizza la sua prima opera pubblica per la città di Mantova. Nel 2015 espone sull’isola Comacina (CO) nell’ambito della mostra InterNature e, in seguito, al Castello Sforzesco, a Milano, vincendo il concorso indetto in occasione del Festival Mondiale dell’acqua. L’anno seguente espone a Milano e Pavia ed è presente nella seconda edizione di Step Art Fair presso la Fabbrica del Vapore di Milano. Ha realizzato un’opera permanente per il Museo dei giovani Artisti dell’Idroscalo di Milano – Ed ero giovinetta…-, opera poi pubblicata sulla rivista “ARTE IN”Vive e lavora a Milano.

Sara Marioli (Varese, 1993)

Terminati gli studi superiori artistici, nel 2011 inizia una serie di approfondimenti tecnico-teorici presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove frequenta l’ultimo anno specialistico della Scuola di Scultura. Partecipa a diverse collettive e progetti, tra cui, nel 2014, InterNature, Isola Comacina (CO); Il corpo dell’acqua, Festival Mondiale dell’Acqua, ex-Chiesa di San Carpoforo, Milano (2015); Step Art Fair, presso la Fabbrica del Vapore, Milano (2016); Darwin Day, presso il Salone Napoleonico dell’Accademia di Belle Arti di Brera (2017). Suoi lavori sono collocati permanentemente in alcuni comuni d’Italia, in particolare Viewpoint, presso il Museo dei Giovani Artisti dell’Idroscalo di Milano; Totem, nel campo sportivo di Clivio (VA) e La felicità è una via, nel comune di Peccioli (PI). Vive e lavora a Viggiù (VA).

Davide Regoli (Firenze, 1984)

Nel 2009 si laurea in grafica e multimedia presso la LABA di Firenze. Nell’ambito della sua precedente attività di video maker realizza nel 2008 il film documentario The wasted years, incentrato sulla comunità dei pattinatori italiani. Con lo stesso video è incluso tra i finalisti del festival Visioni Fuori Raccordo di Roma. L’anno successivo è coproduttore della mostra Camera Oscura, evento al quale partecipa nell’ambito del Lucca Digital Photofest. Nel 2015 realizza il libro fotografico Tempo e polvere che lo porta tra i finalisti del Photolux Self-Publishing award di Lucca. Vive e lavora tra Milano e Montopoli in Val d’Arno (PI).

"Le origini del Design": Fondazione Fratelli Alinari e Fondazione FILA Museum
La direttrice del Museo Venturino Venturi alla LABA