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La creatività che va oltre il tempo: Christo

Una mastaba a Hyde Park.

Quest’anno avrebbe dovuto impacchettare l’Arco di Trionfo a Parigi: sarebbe stato quello l’ultimo atto della lunga carriera artistica di Christo Javacheff, genio visionario e trasformista che per oltre cinquant’anni ha portato stupore e meraviglia in giro per il mondo. L’artista però non potrà assistere al suo grande sogno: è scomparso lo scorso maggio a New York, all’età di 84 anni, per cause naturali.

Nato a Gabrovo, in Bulgaria, il 13 giugno 1935, è stato tra i principali e più noti esponenti internazionali della Land Art. Dal legame affettivo e creativo con Jeanne-Claude, sua compagna nella vita e sul lavoro, scomparsa nel 2009, sono nati progetti di forte impatto visivo e simbolico, primi fra tutti i processi di impacchettamento di iconiche strutture dell’architettura e della cultura. Alcuni esempi? Porta Pinciana a Roma (1974), il Reichstag di Berlino (1995), fino al Pont Neuf di Parigi (1985): edifici imballati e cristallizzati, almeno per la durata dell’installazione, nel tentativo di cambiare temporaneamente l’immagine del mondo e “disorientare” lo spettatore.

Anche l’Italia è stata più volte palcoscenico dell’arte di Christo. Nel 2016 il Lago d’Iseo aveva ospitato l’opera “The Floating Piers”, una lunghissima passerella gialla sul lago lombardo che aveva catturato l’attenzione della stampa internazionale e dei critici. L’impressione era quella di poter camminare sull’acqua: un “miracolo” reso possibile dal maestro e che era stato condiviso da moltissimi visitatori. In sole tre settimane, la passerella dorata era stata attraversata infatti da 1 milione e 300mila persone. Numeri da capogiro.

Del resto, la sua filosofia era quella di pensare in grande: superare i confini fisici e burocratici e ridisegnare il paesaggio anche solo per qualche giorno. Christo diceva che le sue opere non avevano un significato ma che volevano veicolare “la gioia, la bellezza e nessun senso preciso”. L’ultimo capitolo della sua monumentale missione creativa è previsto per l’autunno 2021, quando l’Arco di Trionfo sarà ricoperto e nascosto alla vista di turisti e cittadini. Un omaggio a Christo Javacheff e alla sua arte senza riferimenti temporali. E per questo, eterna.

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