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Tendenze fotografiche 2021: come cambia uno scatto

Tendenze fotografiche 2021

Catturare il mondo in un istante, leggere l’esterno attraverso una lente, un video o un semplice click. La fotografia immortala attimi della vita in un’immagine e diviene il filtro attraverso cui interpretare il flusso delle cose. Ogni anno esperti, blog, appassionati, analizzano le tendenze fotografiche del momento, cercando di capire quali siano i nuovi modi di approcciarsi agli scatti. Sembrava tutto chiaro anche prima dello scoppio della pandemia: poi l’emergenza sanitaria globale ha ribaltato ciò che pensavamo di sapere e, a cascata, l’uso dell’immagine.

Ma quali sono le tendenze fotografiche 2021? Uno dei temi predominanti è certamente il ritorno al concetto di “autenticità”. Il Covid ha spogliato gran parte delle persone delle sovrastrutture, riducendo tutto all’essenziale. Anche nella fotografia si opta così per un approccio più naturale, meno falsato dal glamour e da dettagli ridondanti. Meno trucco, editing e miglioramenti: la realtà si mostra esattamente per come è.
Secondo aspetto, l’ “inclusione”. “Nessuno si salva da solo” è un po’ il motto di questo anno straordinario, in cui abbiamo scoperto che la rete fa la forza. Il tema dell’inclusione, a tutti i livelli, e dell’abbattimento delle barriere religiose, etniche, sanitarie e sociali è quindi un fronte che la fotografia continuerà a esplorare con urgenza. E poi, la profondità delle emozioni: più difficili da catturare a causa di mascherine e distanziamento. Gli artisti debbono dunque andare a fondo, individuare l’emozione attraverso altri canali (occhi, atteggiamento, contesto) e riprodurre sensazioni da un nuovo punto di vista e di lettura.

Se sta dunque cambiando l’approccio rispetto all’universo della fotografia, non dimentichiamoci però degli strumenti. Le macchine DSLR (Digital Single Lens Reflex o Reflex Digitale ad Obiettivo Singolo), molto utilizzate nei decenni scorsi per i grandi vantaggi in termini di qualità dell’immagine e versatilità, stanno diventando sempre più di nicchia, complice anche l’uso degli smartphone che offrono telecamere ad alte prestazioni con ingombri minimi. Anche i video stanno prendendo il sopravvento per pubblicizzare i prodotti. La fotografia statica, specialmente per i social, viene così sostituita dal video interattivo, capace di generare maggiore interesse e coinvolgimento nell’utente finale. Questo significa che i fotografi di prodotto debbono essere bravi anche nella videografia. E poi c’è la questione social: le foto devono essere necessariamente più compatte, capaci di adattarsi alle piattaforme attuali di condivisione e all’uso sempre più marcato dei telefonini.

La crisi da Covid, unita anche all’attenzione maggiore alla sostenibilità, sta portando molte aziende a scegliere di ambientare campagne di marketing in spazi aperti, dove la natura torni protagonista o comunque sia presente in misura massiccia. Paesaggi ed elementi naturali compaiono più frequentemente negli scatti dei fotografi che scelgono, infine, un approccio decisamente minimalista. Pochi soggetti – vividi e intensi – in forte contrasto tra loro, per dare risalto all’essenza di ciascuno e alla potenza dell’insieme.

Franco Raggi alla LABA
Il digitale nel mondo della moda