Si è concluso pochi giorni fa il “Supersalone”, l’edizione 2021 del Salone del Mobile che negli spazi di Fiera Milano Rho ha dato vita ad un format nuovo, in linea con il periodo storico unico che stiamo vivendo. Il “Supersalone” è stato ideato dall’architetto Stefano Boeri, in collaborazione con un team internazionale di co-progettisti, ed è stato aperto al pubblico per tutta la durata della rassegna (non solo il fine settimana), con la possibilità di acquistare i prodotti in esposizione.
Dopo i 17 mesi di stop imposti dall’emergenza Covid, la Fiera di Rho è dunque tornata ad essere il centro del Design internazionale mentre la Triennale di Milano ha rappresentato il vero punto di contatto con la città attraverso proposte culturali e progetti inediti che hanno animato il palinsesto del Fuorisalone. Massiccia l’adesione dei brand alla manifestazione: 425 marchi per più di 1800 progetti in totale.
Ma come è stato pensato l’evento? Addio al classico layout diviso in stand e spazio a pareti verticali, suddivise per categorie di merci: un modo nuovo per raccontare le aziende e i propri brand. E poi, via libera a materiali di allestimento sostenibili, smontabili e riutilizzabili, proprio in ottica green. In questa direzione è andato anche l’intervento “Forestami”: una zona di accoglienza verde, con circa 200 alberi, che è stata installata all’ingresso Porta Est della Fiera. Gli esemplari verranno adesso impiantati nell’area metropolitana milanese. E poi arene per talk e confronti pubblici, zone lounge per ospitare gli incontri commerciali delle aziende, ambienti riservati alle scuole di Design. Insomma, un modo nuovo di vedere e vivere la kermesse.
Nella settimana del Salone del Mobile 2021 non sono mancati infine i tanti appuntamenti satellite, che hanno coinvolto l’intera City con la Milano Design Week. Una “invasione” creativa che ha riguardato tantissimi luoghi: dagli storici cortili dell’Università Statale agli iconici spazi di Brera, Lambrate, Isola e molti altri.