Circa 180 metri quadri di spazi, arredi di design e un bar con servizio di punto pranzo. È ufficialmente aperta LABistrot, la nuova terrazza creativa della Laba di Firenze: un ambiente multifunzionale – al servizio esclusivo di docenti e studenti – capace di ospitare fino a 80 persone e che potrà accogliere al suo interno anche eventi e occasioni di socialità, non appena sarà terminata l’emergenza sanitaria da Covid.
Il progetto rientra in un pacchetto complessivo di investimenti, messo in campo dalla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, e che nell’arco di due anni ha permesso di realizzare una serie di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica per un importo superiore al milione di euro.
Significativo, il nome: LABistrot, scelto dagli stessi iscritti attraverso un contest lanciato negli scorsi mesi sui social. “La terrazza della Laba è un servizio aggiuntivo che mettiamo a disposizione dei nostri allievi – commenta il direttore della Laba di Firenze, Domenico Cafasso -. Non solo un punto ristoro ma anche uno snodo prezioso per le relazioni interne all’Accademia: LABistrot può diventare il centro per lo sviluppo di nuove idee e uno spazio di confronto attivo sulle discipline artistiche”.
E proprio in questa direzione va “Laba Talks”, il nuovo format della Laba di Firenze che inaugurerà la nuova stagione di LABistrot. Una serie di appuntamenti in diretta Facebook e Twitch per discutere del talento e del futuro delle arti creative con personaggi del mondo della cultura della letteratura, dell’enogastronomia e dello sport. Non semplici interviste ma riflessioni aperte sul senso di fare arte, in un anno in continua evoluzione.
Primo ospite speciale, martedì 9 marzo, alle 18, sarà lo chef Filippo Saporito, maestro di cucina del ristorante stellato fiorentino La Leggenda dei Frati, a Villa Bardini.
Il filo conduttore dell’incontro, come gli altri, sarà il cinema: la pellicola scelta verrà commentata dall’ospite, che avrà la possibilità di spaziare nel proprio settore di competenza e di analizzare il film da una prospettiva singolare. Non mancheranno aneddoti, esperienze personali divertenti e ricordi del proprio bagaglio di vita. Il tutto accompagnato dall’atmosfera informale del LABistrot, con affaccio sulla città.